Curatore della Mostra - Giuseppe Salerno |
|
CONTENITORE
D’ANIMA omaggio
ad una città creativa
Adamo Modesto rende omaggio a Fabriano, città
creativa dell’UNESCO e patria universalmente riconosciuta della carta,
con una singolare esposizione di opere (Cartostrutture) realizzate con il
cartone. “Contenitore”
e “contenuto” corrispondono in natura a realtà distinte e
riconducibili in modo univoco ad una specifica funzione o sono piuttosto
una delle tante astrazioni dell’uomo che, a proprio uso e consumo, si
rapporta con entità complesse costringendole in recinti puramente
mentali? Cercando
una risposta a questo interrogativo ho raggiunto la convinzione che in
natura siamo circondati unicamente da realtà composite ciascuna delle
quali trova in sé stessa la giustificazione al proprio esistere. E’
l’uomo invece ad aver progettato e realizzato manufatti che, idonei a
soddisfare i suoi bisogni, sono, questi sì, definibili in ragione della
loro intrinseca funzione. E’
dunque in rapporto all’uomo che il “contenere” diviene la funzione
da cui discende il concetto di proprietà e di potere. Da allora scrigni,
palazzi, mura e confini racchiudono contenuti privati e collettivi. Per
contro, soltanto le produzioni che scaturiscono in modo spontaneo dal
sentire immateriale dell’uomo, e quindi l’arte nelle sue tante
manifestazioni, rimangono estranee ad ogni attesa di funzionalità e, al
pari della natura, non si appigliano ad altra ragion d’essere che non
sia quella di esserci. Accomunate
da questa indole autoreferenziale Arte e Natura si mantengono estranee ad
ogni tentativo di irreggimentazione perpetrato da chi è più intento a
raccontare la vita che a viverla. Se
l’arte ha il potere di indurre alla
riflessione, questi sono i pensieri sollecitatimi dalla visione
delle più recenti opere di Adamo Modesto. Un artista che, nel suo lungo e
articolato percorso, ha spaziato
dalla originaria passione per la creta ad un vivo interesse per l’arte
digitale. Ma è di certo nella rappresentazione tridimensionale che con
maggior forza ne emerge il carattere. Una
tridimensionalità che si manifesta principalmente attraverso le “cartostrutture”,
opere prodotte plasmando un materiale “armato”: il cartone. Avvalendosi
di vecchi imballi che hanno assolto alla loro funzione secondaria di
contenitori, l’artista rende loro l’originario status di materia perché
tra le sue mani possa assumere le forme dettate da uno spirito che,
incline al gioco, è governato da grande rigore ed innato senso della
costruzione. Con Modesto
la materia-forma-contenitore dimentica la sua funzione originaria e
si sublima in materia-forma-contenuto.
Attraverso l’arte egli
riesce a riscattare un materiale di per sé umile dalle costrizioni cui
era stato destinato e, in un intrecciarsi di saperi ed emozioni, lo eleva
questa volta a pura forma, ancora contenitore, ma della propria anima.
|